L’addio di SIVtro VSF a Felice Appiano, socio fondatore dell’associazione

13 Settembre 2019 | Scritto da Giorgia Angeloni in Notizie

E’ con le parole di Luca Farina, un altro dei fondatori di SIVtro VSF Italia, che vogliamo ricordare Felice Appiano, recentemente scomparso. 

“Conobbi Felice mentre ero volontario in Burundi, nel 1987. Lui stava visitando un progetto della ONG LVIA (piemontese) ed aveva saputo del nostro Centro Agricolo a Sviluppo Integrato nel quale, oltre a bovine da latte Sahiwal, stavamo addestrando buoi di razza Ankole per la trazione animale. Era quest’ultimo aspetto che lo interessava in quanto sapeva che la trazione animale in Burundi era praticata solo nella piana del lago Tanganika e noi eravamo stati i primi ad introdurla in altura, grazie ad un ingegnoso sistema di freni a tamburo messo a punto da un abile meccanico di Cremona.

Mi colpì quel piccolo ed ossuto Collega, nervoso nei modi ma desideroso di conoscere ogni dettaglio con l’entusiasmo del buiatra neofita per le novità di un contesto ben diverso dalla pratica clinica che aveva per lunghi anni svolto con successo nel Suo amato Piemonte; restò a Ruzo un paio di giorni durante i quali gli raccontai anche che sarei presto andato a lavorare con la FAO in Togo. Non nascondo lo stupore quando mi ritrovai citato, in dettaglio di particolari, in un articolo pubblicato successivamente al suo viaggio in Africa, per il periodico “Il Progresso Veterinario” che era allora l’Organo della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari Italiani (FNOVI).

Rientrato dal Togo me lo ritrovai in Istituto Zooprofilattico a Padova; sempre entusiasta, aveva già formalizzato presso un notaio di Asti l’atto costituente della Società Italiana dei Veterinari Tropicalisti (SIVTro) assieme ai Colleghi Gian Rodolfo Sartirano e Cesare Mamini. L’intenzione era di dare vita ad una società scientifica che avrebbe potuto raccogliere le rilevanti esperienze professionali dei grandi esperti veterinari della cooperazione italiana, creare un roster di esperti da mettere a disposizione della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano ed altri organismi internazionali, servire da “scuola” per avvicinare gli studenti in medicina veterinaria al coinvolgente mondo della cooperazione internazionale.

Erano gli anni in cui si parlava ancora di cooperazione allo sviluppo e non di emergenze o conflitti; i progetti erano concepiti per durare e creare le condizioni in loco per iniziative prolungate che consentissero sviluppo, lavoro, salute ed educazione. Il Governo italiano era tra i principali donor in simili iniziative, fiorivano uffici studi ed ong per lo più allocate a Roma e c’era un alacre movimento di persone interessate.

Felice mi chiese se ero disponibile ad aiutarlo in SIVTro; organizzammo nella primavera ‘91 l’assemblea fondatrice presso la sezione diagnostica di Verona dell’IZS delle Venezie con una partecipazione impressionante ed una sala dell’Ordine gremita. Brindammo con un prosecco e fu l’inizio della sua avventura quale presidente SIVTro, carica da cui si ritirò nel 1994. In quei tre anni gli fui accanto quale segretario. Ricordo l’apertura progressiva agli zootecnici ed al fatto che si stavano iniziando a concretizzare interessanti proposte di cooperazione non più limitate esclusivamente agli ambiti tropicali; fu pertanto cambiata la dicitura in Società Italiana di Veterinaria e Zootecnia tropicale per la Cooperazione internazionale. Mi ricordo il rispetto con il quale, grazie al suo nome ed alla considerazione che gli era riconosciuta nel mondo professionale buiatrico, venimmo accolti presso l’Istituto Zooprofilattico di Brescia da Angelo Pecorelli, Gianluigi Gualandi e Gianfranco Panina. Ma ricordo anche i suoi racconti di appassionato driver di trotto, l’orgoglio per le figlie giornaliste ed il piacere per la buona tavola e vini, preferibilmente piemontesi. Felice era un uomo di carattere, che seppe trovare interesse e coinvolgimento alle soglie di un’età in cui spesso altri tirano i remi in barca; nato nel 1924 aveva oltre 60 anni quando iniziò ad interessarsi di cooperazione, e lo fece con nobiltà d’animo e gratuità. Una vita lunga la Sua…che i suoi occhi chiari e profondi hanno saputo scrutare fino in fondo.”

It’s the circle of life
And it moves us all
Through despair and hope
Through faith and love

(from The Lion King)

Felice Appiano all’assemblea generale di SIVtro VSF Italia del 2004 a Torino.

 

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