Imparando dai pastori: risultati preliminari delle attività di epidemiologia partecipativa di Marzo 2016.

3 Aprile 2016 | Scritto da Giorgia Angeloni in Notizie

Fdérik, Mauritania – Continuano le indagini tramite metodiche di epidemiologia partecipativa che coinvolgono i pastori della Regione Tiris-Zemmour nel Nord della Mauritania. che ci vede coinvolti insieme alle ONG Africa 70 e ONGadid. Queste interviste, condotte nell’ ambito del progetto di Sicurezza Alimentare (EU European Union – ONG Africa 70 PROJET SAL-TIZ N° DCI-FOOD/2013/333-588), mirano ad ottenere una panoramica sulle principali malattie circolanti nella Regione attingendo direttamente dalle conoscenze locali. In questi contesti, infatti, l’etnoveterinaria risulta fondamentale non solo per individuare i problemi presenti ma anche per apprendere e capire le relative soluzioni che si sono sviluppate empiricamente in secoli di stretta convivenza con gli animali. Nessuno conosce meglio il gregge del suo pastore!

Ed è così che abbiamo scoperto l’utilizzo della Taqia nella terapia delle sindromi gastro-enteriche ed endotossiche nei piccoli ruminanti. Questa polvere, utilizzata nella cucina tradizionale mauritana per insaporire vari alimenti, è fatta a partire dalle radici o dalle foglie essiccate di baobab (Adansonia digitata, pianta dalle mille applicazioni, ricchissima in vitamine, minerali e fibra) o da una pianta che cresce spontaneamente nel deserto (Corchorus tridens, ricca in flavonoidi e con attività antimicrobica).

Nella medicina tradizionale la Taqiaviene invece utilizzata per la cura di patologie del tratto gastro-enterico in quanto, se bagnata, crea un gel che può risultare utile per regolare il transito intestinale in caso di diarrea o costipazione. Inoltre le attribuiscono delle proprietà disintossicanti.

I pastori la somministrano agli animali miscelandola ad acqua ed olio di semi a diverse concentrazioni (a seconda della gravità della forma da trattare) nella  terapia delle diverse forme di diarrea tra cui la “Bankauam“, nome locale di una forma diarroica che i pastori associano all’abbeverata presso pozze stagnanti e probabilmente legata sia all’aumento della salinità dell’acqua stessa che a possibili forme parassitarie presenti. Inoltre, viene utilizzata per trattare un’altra patologia di probabile origine endotossica chiamata “Lantrafecaratterizzata da rigidità degli arti anteriori (che rimangono contratti), scolo oculare, febbre, disappetenza ed aumentata frequenza della defecazione. La patologia può colpire fino al 40% degli animali e se non trattata risulta letale nel 15% -40% dei casi.  Ulteriori approfondimenti sulle patologie citate verranno fatti nei prossimi giorni… per ora continuiamo ad ascoltare!

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Pianta del Baobab (Adansonia digitata), in Mauritania è diffusa soprattutto nel sud del Paese. Può raggiungere anche i 25 m di altezza e vivere per più di 1000 anni.

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Corchorus tridens, pianta spontanea molto diffusa anche nella Regione del Tiris-Zemmour.

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Taqia“, polvere ottenuta dall’essiccazione delle foglie e/o radici delle due piante ed utilizzata sia in cucina che nella medicina tradizionale mauritana.

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